mercoledì 27 aprile 2011

La lista dei desideri

Saranno state le 12 ore di macchina al ritorno dalla Puglia ma ieri sera, mentre eravamo in coda, osservavo mia sorella che sembrava assorta in pensieri filosofici. Ceci a che pensi?
"Ad una lista" mi dice. E che lista? "La lista dei miei desideri".
Così nell'ora successiva abbiamo deciso di ingannare il tempo scrivendo ognuno la propria. La regola è una sola: una volta avverato il desiderio basta cancellarlo dalla lista, che può essere aggiornata in ogni momento.
La cosa bella è che non c'è limite al desiderio, ed il vedere su carta ciò che si vorrebbe porta a sentirsi quasi onnipotenti, in grado di raggiungere i proprio obbiettivi (semplici o complessi). Tant'è che ho iniziato a programmare la mia vita in funzione di questi.
Ecco qui la mia lista, con desideri in ordine casuale:
1) partecipare ad un concerto di Ligabue
2) andare a New York
3) rimanere in pari con gli esami
4) imparare lo spagnolo
5) tornare a Madrid
6) imparare a fare le brioches
Non sono tantissimi ma nel frattempo vediamo di avverarli ;P


Assignment 6: letteratura scientifica

Ho avuto bisogno di tempo per pensare seriamente a cosa scrivere circa l'intero Assignment 6.
Appena ho capito di cosa si trattava ho subito salvato su preferito il programma PubMed che probabilmente nel futuro più prossimo utilizzerò per espandere le mie conoscenze mediche (per ora sono quelle di una bambina) e tra sei anni sarà ciò che mi consentirà di sviluppare una parte della tesi di laurea.
Fin qui tutto bene. Peccato però che, andando avanti con la visione dei filmati esplicativi, sono rimasta sempre più perplessa. Se questo assignment fosse stato pubblicato tra un annetto o due, non avrei avuto da ridire su nulla. Il problema è che spunta fuori ora, quando non abbiamo alcuna conoscenza che ci consenta di capire a pieno gli articoli presenti su PubMed. E' inutile dire che il medico deve sempre rimanere aggiornato, al primo anno NON siamo medici (forse ci si avvicina verso il terzo anno con le prime "cliniche mediche"). Se leggessi ora un testo non sarei in grado ne'di apprezzarlo ne' di giudicarlo. Comunque perlomeno, ora so dell'esistenza di questo programma e sono certa che lo userò....ma negli anni futuri.

venerdì 1 aprile 2011

L'arte del crescere

Sono catechista ormai da 4 anni. Ho preso i miei bambini che avevano solo 8 anni (alcuni 7), li ho portati a comunione ed ora che sono in I° media abbiamo cominciato insieme il cammino verso la cresima.
ASPETTA LETTORE! non smettere di leggere..in questo post non voglio parlare della mia religione e di ciò che insegno ma raccontarti cosa ho visto in questi anni.
In III° elementare si è davvero piccoli, sono tante le cose da scoprire. C'è chi ancora non legge bene, chi disegna come se fosse all'asilo, chi si dondola sulla sedia e chi lega le stringhe delle scarpe agli amici come dispetto..Le bambine assomigliano ancora ai maschi fisicamente anche se "di testa" sono molto più avanti, arrossiscono alla parola bacio e passano il tempo giocando con le mani e cantando canzoncine prive di senso. I bambini sono sempre sudati, sporchi, puzzano il più delle volte, pieni di ferite di guerra e urlano..ma quanto urlano?! Guadagni la loro attenzione parlando di calcio o facendo strani "rumori" dalla provenienza assai discutibile (caro lettore confido nella tua capacità di saper leggere tra le righe). La voglia di scherzare, giocare, ridere prevale su tutte le altre. Se osservi un bambino a quell'età e non puoi fare altro che pensare: beata spensieratezza!
All'età di 9 anni tutto rimane nella norma. A 10 iniziano i primi cambiamenti: la I°media è alle porte ma ancora ci sono le maestre e i genitori ad asciugare le lacrime ed i professori, che gli anni dopo si guadagneranno meritatamente l'epiteto di bruti senza pietà, sono ancora volti sconosciuti.
In quinta elementare di assiste a cose come queste:
1) compaiono i primi lucidalabbra e ombretti per uscire
2) i cellulari fuori moda (presenti dalla II°/III° elementare) vengono sostituiti con quelli all'avanguardia
3)nascono i primi amori
4)i maschi scoprono che oltre al calcio esiste la Playstation
5)il vocabolario della parolacce si amplia notevolmente
6) il fisico delle bambine inizia a cambiare a vista d'occhio
E ti dico, caro lettore, che avendo trascorso con la mia classe di catechismo un fine-settimana all'anno (giorno ma sopratutto notte) in una casa di campagna, sarebbero tante ancora le cose da aggiungere all'elenco.
Ma voglio passare oltre. Oh! L'anno della I° media. Una semplice estate come tutte le altre è diventata complice del più grande cambiamento a cui io abbia mai assistito. Li ho lasciati che erano bambini, ed ora mi risulta difficile vederli come tali. Sono diventati a tutti gli effetti degli adolescenti. Tralasciando l'aspetto del fisico è l'atteggiamento ad essere cambiato, si inizia già a capire con quale stile e spirito affronteranno la loro vita molto probabilmente fino ai primi anni del liceo. E' possibile infatti già classificarli ed inserirli in gruppi:
1) le ragazze vispe che se non si danno una controllatina finiranno per essere rapite dal mondo maschile
2) gli "emo"
3) i rockettari
4) i musicisti che potrebbero creare un bel gruppo (tra batteria e chitarra elettrica c'è l'ampia scelta)
6) i modaioli sportivi ed eleganti
7) una piccola minoranza ancora alla ricerca del proprio IO
Parlando di questi notevoli cambiamenti ho un pò scherzato, ma è sorprendente assistere a tutto ciò come fa uno spettatore al cinema.
Nei panni della catechista ho l'incarico di avvicinarli alla fede; ma la semplice Alice, ragazza di 21 anni che va all'università, LEI li aiuterà, come solo un'amica sa fare, ad affrontare la vita. Ed è bello pensare che nel crescere i miei ragazzi porteranno con loro una parte di me.