mercoledì 1 giugno 2011

Riflessioni

Mi è sempre interessato capire come mai in questi ultimi anni aleggiasse in Italia l'idea di voler passare ad un tipo di sistema sanitario quale quello statunitense dove chi è ricco vive e chi è povero si arrangia. Ho sempre pensato che almeno in questo il nostro Paese fosse migliore degli altri, essendo in grado di garantire a tutti le cure necessarie per la propria salute e quindi... perchè cambiare? Questo pensiero mi è tornato alla mente ieri sera guardando un film bellissimo: "Non è mai troppo tardi" recitato da Jack Nicholson e Morgan Freeman. La storia racconta di due uomini di estrazione sociale differente (l'uno multimiliardario e l'altro meccanico) che si trovano a fare conoscenza forzata in una stanza di ospedale, perchè entrambi malati terminali di cancro. Decidono così, nel breve tempo che rimane loro, di togliersi tutti gli sfizi che non hanno mai potuto levarsi nella propria vita. Al di là del messaggio principale che si può riassumere del tutto con il semplice titolo "Non è mai troppo tardi", se si guarda con occhio critico il film ci si può rendere conto di come, in effetti, siamo fortunati ad avere un servizio sanitario valido per tutti e senza distinzioni.
Una scena mi ha colpito particolarmente: il meccanico abbandonato a sè nell'incertezza che il proprio futuro possa durare ancora per qualche anno o solo per pochi minuti; ed il miliardario costantemente sotto le cure di un noto medico che non cura il paziente ma solo i suoi soldi.
Ecco quello che non vorrò MAI diventare, una schiava del denaro che fa della propria carriera un business e non una missione per salvare vite umane.